Aldo Capitini

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Aldo Capitini è ricordato soprattutto come filosofo della nonviolenza e come fondatore della marcia per la pace tra Perugia e Assisi, ma c'è molto di più da dire sulla figura di questo pensatore davvero fuori dall'ordinario, che fece del suo impegno per la pace tra tutti gli esseri viventi un impegno costante e totalizzante.

La Vita

Capitini nacque a Perugia nel 1899 da una famiglia dalle scarse risorse economiche. Per tutta la prima giovinezza compie i suoi studi in campo filosofico e letterario da autodidatta, impegnandosi furiosamente e intraprendendo un percorso di approfondimento spirituale che continuerà a seguire per tutta la vita. In questo periodo incontra il pensiero di Gandhi e fa propria l'idea della nonviolenza.

Negli anni '20 vince una borsa di studio e entra alla Normale di Pisa, dove studia Lettere e Filosofia e dove, terminati gli studi, viene nominato segretario. Tuttavia le sue posizioni politiche e spirituali sono del tutto contrarie al regime fascista e al papato di Pio XI. Capitini era contrario al concordato, con cui secondo lui Mussolini aveva comprato il silenzio della chiesa cattolica di fronte alle sue feroci azioni. Sempre grazie a una borsa di studio si reca all'estero e rifiuta di tornare in Italia perché contrario al servizio militare. All'epoca l'obiezione di coscienza era un crimine, così come il fatto di non essere iscritto al partito fascista. Giovanni Gentile, gerarca a capo del sistema educativo e culturale fascista, lo licenzia dal suo incarico alla Normale, costringendolo a vivere di lezioni private.

Capitini a questo punto ha già elaborato una sua idea politica, che chiama del “liberalsocialismo”, che vuole coniugare la libertà individuale con l'ideale di uguaglianza socialista. Nel 1937 fonda il Movimento Liberalsocialista, a cui collaborano Norberto Bobbio e Pietro Ingrao. Dal germe di questo movimento nasce nel 1942 il Partito d'Azione, che ha un ruolo fondamentale nella lotta antifascista e partigiana. Lui, però, non vi aderisce, convinto della necessità di un rinnovamento più completo, che riguardasse ogni aspetto della vita. Vegetariano, profondamente religioso, crede in un cambiamento più profondo, che portasse le persone a vivere davvero in pace e in armonia.

Per questo nel '44 fonda il Centro di Orientamento Sociale, una sorta di organismo di democrazia diretta nel quale tutti i cittadini erano invitati a discutere le questioni riguardanti la gestione della cosa pubblica, e in cui gli amministratori dovevano rendere conto del loro operato. Fonda il Movimento di religione, che propone l'obiezione di coscienza e l'opposizione alle gerarchie ecclesiastiche. Queste ultime non faranno altro che ostacolarlo e mettere all'indice i suoi libri. Nel '52 fonda il Centro di Orientamento Religioso, nel quale la religiosità di tutti poteva trovare espressione, al di fuori della gabbia della Chiesa, che reagisce vietando ai fedeli di frequentare le sue riunioni.

Nel '61 organizza la prima marcia per la pace e la fratellanza tra Perugia e Assisi e diventa uno dei principali esponenti del movimento pacifista e nonviolento italiano. Muore a Perugia nel 1968, dopo una vita intensa di battaglie.

Il suo Rapporto con la Religione

Capitini si definiva un “religioso laico”. Credeva infatti profondamente per la religione, che però per lui combaciava con la morale e che doveva diventare una guida per agire attivamente nella società, combattendo contro l'oppressione e l'ingiustizia. Era però ostile alle gerarchie della chiesa, a cui non perdonava la complicità col fascismo, al punto da sbattezzarsi.

Era inoltre convinto che Cristo non avesse un origine divina e che non fosse risorto, ma che fosse un uomo e un modello spirituale da seguire, che deve essere imitato.

I suoi Ideali Politici

Contrario ai totalitarismi di qualunque colore politico e fedele alla nonviolenza, Capitini era una figura eccezionale in un'epoca contrassegnata dal fascismo prima e dalla Guerra Fredda poi. Credeva nella libertà individuale che però andava coniugata con gli ideali di fraternità, solidarietà, lavoro e giustizia del socialismo. Portò sempre avanti l'ideale del vegetarianesimo per un'umanità in pace con tutti gli esseri viventi.